È prevista venerdì 31 marzo l’inaugurazione del nuovo laboratorio di rigenerazione elettrodomestici. L’idea parte principalmente dal concetto ormai molto attuale di coniugare la salvaguardia dell’ambiente con le competenze professionali della figura dell’operatore elettrico, in quello che di norma è l’ambiente dove maggiormente si utilizzano apparecchiature destinate allo smaltimento ossia l’ambiente domestico.
La trasformazione di una nostra attuale aula di impiantistica civile in un nuovo laboratorio di rigenerazione di elettrodomestici usati permetterà ai ragazzi iscritti ai corsi di Operatore elettrico – Installazione/manutenzione di impianti elettrici industriali e del terziario di ampliare le proprie competenze potendo potenzialmente – al termine del triennio – spendersi nel mercato del lavoro come dipendente di artigiani o di piccole e medie imprese del settore e alimentando nuove forme di autoimprenditorialità.
Nel dettaglio si prevedono interventi mirati di formazione in ciascuno dei tre anni di qualifica, con moduli che partono dall’analisi dei guasti, passando per la diagnosi e la rigenerazione di lavatrici, lavastoviglie, forni e frigo con riparazioni mirate e sostituzione delle parti ammalorate.
Il nuovo laboratorio è così strutturato:
- n. 7 banchi di lavoro per appoggio elettrodomestici;
- attrezzatura minuta per le specifiche lavorazioni di smontaggio e riparazione:
- isola di lavoro con moduli e antine e cassettiera;
- circuito di carico e scarico dell’acqua per il collaudo di lavatrici e lavastoviglie;
- quadri elettrici al banco di lavoro così dotati:
- – linea di alimentazione in cavo FG16OM16 di sezione 2×2,5+T mmq
- – allacciata a spina CEE 2P+T;
- – 16A 230V per permettere la connessione a presa CEE dedicata;
- – n. 3 Presa 2P+T 10/16A 230V completa di supporto per guida din;
- – n. 2 Presa Schuko 2P+T 10/16A 230 completa di supporto per guida din;
- – amperometro digitale.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la ditta Ri-generation e Astelav di Vinovo (TO), da anni impegnata a costruire una mentalità in contrasto con lo spreco di risorse umane e ambientali. Un’impresa a responsabilità sociale e a ridotto impatto ambientale, che crea posti di lavoro per chi è in difficoltà. Il laboratorio è stato attrezzato con il contributo di UNICREDIT S.p.A. che ha creduto molto a questo progetto e nel Cnosfap.