Le Prime al Colle Don Bosco per l’accoglienza dopo l’incontro nel Teatro Piccolo Valdocco per iniziare in casa l’anno formativo insieme alle Famiglie. Don Mauro e Marco Gallo li avevano accolti così: “Voi ci affidate i vostri figli, noi vi garantiamo che si sentiranno in Famiglia! “
Colle Don Bosco
Poi dal 16 al 18 settembre, ragazze e ragazzi del primo anno del nostro CFP hanno partecipato, al campo di accoglienza al Colle don Bosco. Qui è nato Don Bosco e qui si trova ancora oggi l’umile casa che lo ha visto crescere.
Due giornate intense
Due giornate intense durante le quali è stato rilanciato l’inizio del nuovo anno formativo. Per ciascuno di loro è stato un tempo importante per conoscersi meglio. Conoscere i nuovi formatori e ravvivare le motivazioni che li hanno portati ad iscriversi ai nostri corsi di qualifica professionale.
Un’occasione per iniziare a riflettere sulle aspirazioni legate al percorso professionale intrapreso, durante il quale dovranno conseguire la qualifica ed imparare bene il mestiere. Dovranno iniziare a capire cosa significa mondo del lavoro. Dovranno riflettere se proseguire gli studi in quarta per il diploma professionale o farsi seguire dal nostro Sportello per entrare nel mondo del lavoro.
L’obiettivo è riflettere e capire
L’obiettivo principale di questa “due giorni“, prevista nel programma formativo, è stato favorire la creazione di un gruppo unito e collaborativo. La condivisione e l’ascolto reciproco sono stati al centro delle tematiche trattate. E le attività proposte sono servite a stimolare i partecipanti a mettersi in gioco, rompendo le barriere dell’individualità per costruire un gruppo coeso e affiatato.
Da soli si va più veloce, ma insieme si va più lontano.
Clima di fiducia è clima di famiglia
Il clima di fiducia ed apertura ha permesso a ciascuno di esprimersi liberamente e di scoprire nuovi punti di forza, sia personali che collettivi. Questo momento di incontro ha preparato gli studenti a collaborare durante l’anno che si apprestano a vivere. Ha anche rafforzato la conoscenza e la collaborazione nei confronti dei formatori. E’ servito a mettere il seme dell’appartenenza appartenenza che dovranno coltivare per un cammino formativo che non sarà solo tecnico, ma anche umano e sociale.
La Redazione