Sette ragazzi del nostro centro di formazione professionale, accompagnati da un formatore, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile al Colle Don Bosco partecipando alle giornate di spiritualità a livello regionale. E’ proprio uno di loro, Mattia, a raccontarci questa esperienza, vissuta tra momenti di riflessione, gioco e condivisione.
L’inizio di un’avventura
Quando mi è stato proposto di partecipare, ero piuttosto scettico. Non per l’idea in sé, ma per le persone con cui avrei condiviso l’esperienza. Tuttavia, la presenza di alcuni amici mi ha convinto a partire con uno spirito aperto e curioso. E, a posteriori, posso dire che è stata una delle migliori decisioni che potessi prendere.
Il nostro arrivo è stato subito segnato dall’energia e dal divertimento: giochi di squadra e attività di conoscenza ci hanno permesso di rompere il ghiaccio e iniziare a creare legami. Tra questi, un’attività in cui dovevamo prendere appuntamenti per conoscerci meglio è stata particolarmente coinvolgente. Ho incontrato ragazzi provenienti da diverse realtà, ognuno con una storia e un carattere unico.
Tra camminate, soprannomi e nuove amicizie
Uno dei momenti più intensi è stata una camminata di circa 15 km che, se all’inizio poteva sembrare faticosa, si è rivelata un’esperienza indimenticabile. Lungo il percorso, tra una chiacchierata e una risata, abbiamo approfondito la conoscenza di Don Bosco e, attraverso un piccolo esercizio, ci siamo messi in gioco interagendo con persone nuove. Proprio durante questa camminata mi è stato affibbiato un soprannome che mi ha accompagnato per tutto il resto del soggiorno, segno di quanto, in poco tempo, si possano creare legami autentici.

Al termine della camminata siamo arrivati in un parco popolato da animali, dove ci siamo divertiti tra battute e soprannomi dati persino alle capre! La giornata si è conclusa con un’attività serale di riflessione e con momenti di dialogo profondo, che hanno reso questa esperienza ancora più significativa.
Giochi, riflessioni e un arrivederci con il sorriso al CFP
La mattina seguente è stata all’insegna dello sport e del divertimento. Dopo le attività, ci siamo ritrovati per un momento di sintesi delle giornate vissute, seguito dalla celebrazione della Messa. Il saluto finale è stato carico di emozioni: in soli due giorni ho scoperto quanto sia semplice, ma prezioso, creare nuove amicizie e mettersi in gioco con sincerità.
Scrive ancora Mattia: “Questa esperienza mi ha lasciato molto: ho imparato a relazionarmi meglio con gli altri, a essere più grato per le piccole cose e, dettaglio non da poco, a non fare escursioni con scarpe inadatte! Ringrazio di cuore chi mi ha dato questa opportunità e chi ha creduto in me. Spero che tanti altri possano vivere un’esperienza come questa, perché ogni incontro lascia un segno e ogni cammino, se condiviso, diventa più leggero e arricchente.”