Il CFP di Valdocco al Giubileo degli Adolescenti 2025 è stata un’avventura indimenticabile!
Il pellegrinaggio giubilare vissuto a Roma con i nostri ragazzi si inserisce come attività extra-curricolare all’interno del percorso formativo del nostro Centro di Formazione Professionale. Occasioni come queste stimolano e consolidano alcune competenze chiave della persona, come l’autonomia, la collaborazione, la comunicazione e il senso di cittadinanza attiva.Dai diversi Centri CNOS-FAP del Piemonte e della Valle d’Aosta, così come dalle case salesiane del territorio, è stato formato un gruppo di adolescenti per vivere insieme l’esperienza del Giubileo degli Adolescenti. Il pellegrinaggio è stato pensato e accompagnato da un’équipe di Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice: don Alberto Goia, suor Anna Bailo, don Matteo Vignola, suor Paola Casalis e don Claudio Belfiore.

Ma ora lasciamo parlare i veri protagonisti di questo cammino: i ragazzi.
Il viaggio
Siamo partiti da Valdocco con 3 accompagnatori in 23 ragazzi, scelti dall’équipe educativa del nostro centro di formazione professionale, pieni di entusiasmo, curiosità… e anche un po’ di sonno!
Era il 24 aprile sera, il primo cortile di Valdocco si stava riempiendo: c’erano zaini, valigie e tante facce emozionate. Dopo una cena al sacco e una veglia piena di canti e racconti, è cominciata la nostra avventura: direzione Roma, per il Giubileo degli Adolescenti 2025.

Non eravamo soli: oltre 700 giovani da tutte le case salesiane di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania erano in viaggio come noi. In tutto c’erano 13 pullman e noi siamo stati divisi su due di essi, il 7 e il 9, un po’ a caso, ma forse niente succede davvero per caso: il pullman è diventato subito uno spazio di risate, giochi, racconti e nuove amicizie.
Come racconta Luca:
“L’esperienza è stata bellissima e, per la prima volta, non mi sono mai trovato così bene con il gruppo che avevamo.”
In cammino tra Roma e il cielo
Appena arrivati a Roma, abbiamo capito subito che sarebbe stata un’esperienza speciale. Non tutti dormivamo nello stesso posto: noi di Valdocco eravamo ospitati alla Parrocchia di Santa Bernadette, insieme a circa altri 200 ragazzi. Un’accoglienza semplice, ma splendida, piena di sorrisi e disponibilità.
Francesco ci confida:
“Dormire nel sotto teatro è stato originale, i giochi divertenti e lo stare tutti insieme ha reso ogni momento veramente speciale. Ho ammirato i monumenti e, ovviamente, ho apprezzato anche una deliziosa carbonara!“
Venerdì 25 è iniziato con la Messa, poi pranzo a Villa Borghese e via a visitare Roma: strade, metro, chilometri sotto il sole… ma anche chilometri di amicizia. Visitare la Città Eterna camminando insieme ci ha fatto sentire parte di qualcosa di più grande. Come ha detto il nostro prof. Michele durante uno dei nostri momenti di condivisione a fine giornata:
“Il Giubileo ci ricorda che siamo tutti in cammino. Quanto è bello camminare insieme!”
Alla sera, nel quartiere EUR, abbiamo partecipato alla Via Lucis: momenti di preghiera e canti davanti alla maestosa chiesa dei Santi Pietro e Paolo. La giornata era stata lunga, ma la voglia di stare insieme vinceva sulla stanchezza.
Bryan ci ha detto:
“Mi sono divertito molto. Ho potuto rinforzare tante amicizie e ne ho conosciute di nuove. Visitare Roma con il nostro gruppo e con gli accompagnatori ha reso il viaggio ancora più bello e indimenticabile.”

Quando il Giubileo ha cambiato volto
La mattina di sabato 26 aprile è cominciata prestissimo, ancora prima dell’alba. Eravamo tutti pronti, anche se un po’ assonnati, per partecipare a un momento storico: i funerali di Papa Francesco.
La morte del Santo Padre ha mutato l’atmosfera del Giubileo: da festa rumorosa, con la canonizzazione di Carlo Acutis, a pellegrinaggio raccolto e profondo.
Melissa ci ha raccontato:
“In tutta sincerità questa è stata un’esperienza unica che rifarei sicuramente. Grazie a questa occasione ho fatto nuove amicizie. Mi sarebbe però piaciuto poterlo vedere da vivo Papa Francesco, così com’era programmato, e non per il suo funerale.“
Ci siamo trovati in Piazza San Pietro insieme a centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo: silenzio, preghiera, lacrime e speranza.
Come ci ha ricordato don Marco, uno dei nostri accompagnatori:
“La cosa più bella è vedere la contentezza dei ragazzi nel vivere con profondità un evento come questo.”
Non è stato facile gestire la folla, il caldo, la stanchezza… Ma quel senso di essere uniti, pur così diversi, veniva fuori ad ogni sguardo e ad ogni gesto di aiuto reciproco.
Erika ce lo racconta così:
“Questa esperienza è stata letteralmente indimenticabile, con le camminate per la splendida Roma e il funerale del Papa. Ma la cosa che mi porto a casa sono le amicizie nuove e le serate insieme. Se mi chiedessero di rifarlo, lo rifarei assolutamente!“
Nel pomeriggio siamo tornati a visitare Roma e, la sera, un po’ di giochi al Circo Massimo: risate, un pallone, una semplice sfida amichevole a squadre, e quella sensazione che il vero spettacolo, alla fine, fosse proprio la nostra amicizia.
L’ultimo giorno: il passaggio della Porta Santa
Domenica 27 aprile è arrivata “veloce“.
Dopo la colazione e il carico dei bagagli, ci siamo diretti verso la Basilica di San Paolo fuori le Mura per il passaggio della Porta Santa.
È stato un momento toccante: ognuno di noi ha affidato a Dio una preghiera, un pensiero, un sogno.
Poi, la Messa e il pranzo: gli ultimi sorrisi, le ultime foto, le ultime promesse di rivedersi presto.
Sul pullman, tornando verso casa, il cuore era pieno. Non solo di stanchezza, ma di ricordi belli, di volti, di momenti che resteranno.

Come racconta Mattia:
“Sicuramente è stata un’esperienza fantastica: ci siamo conosciuti meglio, abbiamo stretto nuove amicizie e ritrovato vecchi compagni. I viaggi? Pesanti, ma divertentissimi tra giochi, risate, dormite, spiegazioni… e anche qualche lacrima!“
Roberto aggiunge:
“Mi sono divertito molto e mi è piaciuto stare in gruppo. Spero di poter rivivere ancora momenti così!“
Francesco racconta:
“Mi ha colpito molto l’organizzazione e le lunghe camminate. E poi passare la Porta Santa è stata un’esperienza magnifica che non dimenticherò mai.“
Andrea, con il suo cuore grande, ci lascia questa riflessione:
“Quello che mi ha colpito di più in questi giorni è stato sentirmi bene e accolto, anche da persone che non conoscevo. Mi è dispiaciuto tanto per la notizia della morte di Papa Francesco, ma porterò sempre con me il sorriso e l’entusiasmo dei miei compagni.“
Alexandra racconta:
“Questa esperienza mi ha aiutato a legare con persone splendide. Mi è piaciuto il fatto che ci siamo messi tutti in gioco e ci siamo anche adattati a condizioni che magari altre persone vivono ogni giorno. E poi è stato bellissimo visitare tanti monumenti di Roma. Mi è piaciuto che non eravamo mai fermi e sapevamo sempre cosa dovevamo fare!” ❤️
E infine, Cindy, con semplicità e verità, ci ha detto:
“Mi hanno colpito tutte le camminate che abbiamo fatto insieme e il fatto di aver conosciuto persone nuove. È stato emozionante anche partecipare alla Messa del funerale di Papa Francesco.“
Grazie di cuore!
Non possiamo chiudere senza dire grazie:
- Ai nostri tre accompagnatori che ci hanno guidato con pazienza, passione e attenzione;
- All’organizzazione curata dall’Ispettoria Salesiana del Piemonte e VdA, che ha pensato davvero a tutto;
- Ai tantissimi volontari di Roma, che ci hanno accolto come amici fraterni.
Se il Giubileo dei Ragazzi è stato così bello, è merito anche loro.
E ora… siamo pronti per il prossimo viaggio!










Gli Allievi del CFP di Torino – Valdocco